Il monumento di Sibelius e i tramonti di Helsinki


Ormai ho capito che Helsinki, o almeno il suo centro nevralgico, non è poi così grande. È un attimo ed il tram numero 4 ci porta al parco che ospita il Passo Musicae, un monumento dedicato al compositore finlandese Jean Sibelius. Ovviamente piove, anche questa volta. Però ormai ho imparato ad apprezzare la pioggia e la bellissima luce che regala, fa sembrare tutto come avvolto da una bolla. Questo monumento così particolare non fa eccezione, sospeso a mezz'aria con quelle che dovrebbero essere, o almeno a me ricordano, delle canne d'organo. Siamo avvolti dal silenzio, possiamo fermarci e scattare foto da mille diverse angolazioni; poi però ecco arrivare una comitiva di giapponesi e fine della magia: prendono d'assalto l'opera d'arte e non lasciano più spazio all'immaginazione.

Ma questa città non smette mai di sorprendere e ci rendiamo conto che proprio alle nostre spalle si trova il Cafè Regatta, uno dei luoghi più suggestivi che ho potuto vedere a Helsinki (e nella vita, in realtà). Si tratta di una casetta rossa con la staccionata, sedie e tavolini di legno, un dondolo e un gazebo con un grande falò. Il paradiso, insomma. Ci imbattiamo anche in un matrimonio e io mi chiedo come sia possibile andare in giro con vestitino e sandali sotto la pioggia e 13 gradi (che i finlandesi sono strani già lo avevo appurato).



La domenica finalmente ci regala un po' di sole. Dopo una lezione di pilates in finlandese (direi da provare una volta nella vita) e una appagante fetta di strudel (come non approfittare dell'International Street Food di questo weekend?), decidiamo di goderci il tramonto su una delle più belle spiagge di Helsinki. Birra Kukko in una mano (da veri finlandesi) e smartphone nell'altra, osserviamo il cielo colorarsi di rosa e poi di arancione, in una sfumatura di colori da far invidia al più bel dipinto impressionista. I tramonti ad Helsinki tolgono davvero il fiato, la luce si riflette sull'acqua e crea un'atmosfera magica. Sembrerò ripetitiva ma qui tutto è davvero magico, quasi surreale.


E dopo un tramonto da togliere il fiato quale miglior conclusione di una cena a base di salsicce cotte direttamente sulla fiamma viva? 
Da non sottovalutare -in tutto ciò- la compagnia. Che senso avrebbe fare tutte queste esperienze, vedere tutte queste cose, senza poterle condividere con qualcuno? Credo sia la parte migliore di questo progetto: conoscere molte persone diverse tra loro, con idee e abitudini differenti ma unite dalla voglia di vivere fino in fondo questa avventura. In realtà per questa serata andrebbe fatto un discorso a parte, ma anche se non siete studenti Erasmus vi vogliamo bene lo stesso. 
Ci mancherete Richi, Ema, Seba e Gianni. 


Guardo questa foto e mi rendo conto che alla fine è vero quando si dice che basta poco per essere felici; certo, la felicità è assai effimera. I problemi e la malinconia sono sempre dietro l'angolo. Proprio per questo, però, bisogna goderne fino in fondo, assaporarla e magari anche immortalarla. Così, nei momenti no, potrai semplicemente guardare una foto e ricordarti che è lì, ad un passo da te. Ti basterà inseguire l'ennesimo tramonto. 


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